I PROMESSI SPOSI

"Addio monti sorgenti dall'acque ed elevati al cielo,cime inuguali,note a chi è cresciuto tra voi..."
Con la recitazione alla lettera del famosissimo brano manzoniano termina la prima parte della programmazione didattica della scuola dell'Infanzia Montessori.
Docenti che mettono in atto una piéce teatrale, per i piccoli, di uno dei testi più significativi della letteratura italiana.
L'obiettivo è quello di accompagnare i bambini,attraverso immagini culturali,a sviluppare campi d'esperienza didattico educativi quali: comunicazione,competenze intellettive,sociali e civiche,conoscenze e creatività, uso della lingua,potenzialità sensoriali.
Tutti temi che, partendo da tale input,scommettono l'estendersi dal piano culturale ai diversi piani dell'essere sviluppati in analogia entro la realtà e il contesto di ogni sezione scolastica che avrà cura di svilupparsi attraverso la conoscenza dell'ambiente naturale,storico culturale ed umano.
Troppo difficile per i piccoli? Niente affatto,l'attenzione e l'entusiasmo dei bambini ci confermano quanto la cultura sia efficace come linguaggio dell'espressione umana da subito, essendo per sua natura espressione individuale universale.
Abbiamo quindi potuto assistere alla visione di un Don Abbondio (maestra Sara) che recita in latino il sentimento di una codardia che tanto diverte quanto amareggia, di un Renzo (maestra Maria Teresa) e di una Lucia (maestra Alessandra) che muovono verso la conquista di un amore che per divenire tale deve potersi fare universale e di un male che filtrato dai bravi ( maestre Marcella ed Emanuela) con prepotenza rivelerà,attraverso i suoi mandanti,la sua inesorabile fragilità.
Potuto far la conoscenza di Manzoni (maestra Lory) che con un linguaggio degno della sua epoca racconta gli eventi sottolineati e sostenuti dall'accompagnamento musicale,gentilmente offerto da un virtuoso genitore.
Eccellente esempio di risorse umane messe a disposizione di un obiettivo educativo al quale tutti siamo chiamati ad essere.