LA 1A ED I LUOGHI DELLA NOSTRA CITTA’
LA PIAZZA DELLA CHIESA
Abito in una frazione di Cesano Maderno che si chiama Binzago; dalla finestra della
mia camera si vede il campanile della chiesa di Maria Immacolata.
Davanti alla chiesa c’è una piazza, dove i bambini, dopo la scuola, si fermano a giocare.
C’è odore di ciclamino, ci sono delle panchine di pietra ruvide e fredde; la
pavimentazione è in grandi piastrelle rettangolari grigie, marroni e bianche che
sembrano fatte apposta per saltare.
Nelle occasioni importanti e nelle feste la piazza si anima di gente e la chiesa, a
Natale, viene illuminata da tante luci rosse e bianche.
Per la festa di Binzago vengono organizzati dei tornei di calcio, basket e volley. È
molto silenziosa, ma ogni tanto dei ragazzi si fermano sulle panchine e si sente il loro
chiacchiericcio.
Giovanni Copreni
Palazzo Borromeo, Stanza Di Semele
Nel Palazzo Borromeo c’è tanta arte. Poco prima della stanza di Semele c’è un
corridoio pieno di quadri. La stanza di Semele è piccola, c’è un solo affresco pieno di
colori sul soffitto che rappresenta Giove che uccide Semele, assieme agli angeli, una
ninfa. Poco dopo c’è una parete con dei quadri che raffigurano i più importanti della
famiglia Arese e Borromeo.
Federico Carucci
IL PARCO BORROMEO
Il giardino del palazzo Borromeo è un enorme parco
che si può ammirare dalla balaustra della loggia.
E’attraversato da piccole stradine e circondato da stupendi alberi. Dalla parte della
facciata del palazzo si può ammirare il giardino all’italiana, caratterizzato dalle forme
geometriche delle aiuole e attraversato da piccoli vialetti; dalla parte opposta, si
trova il giardino all’inglese, caratterizzato, invece, da un semplice prato.
Sui viali laterali si trovano filari di piante di carpini e tassi. Sul viale centrale sono
presenti delle statue ormai erose dagli agenti atmosferici. Alla fine di questo viale si
trova una grande fontana con forma ovale.
Dietro la fontana si trova una struttura che sale a gradoni e lateralmente vi si trovano
due statue di dromedari, simbolo della famiglia Borromeo.
Chi vi passeggia d’estate, può ascoltare tutti i rumori della Natura: il cinguettio degli
uccellini, il ronzio delle api che volano sopra ai fiori, il rumore delle foglie che si
muovono…
Il Parco Borromeo è un bellissimo luogo da preservare perché rappresenta il passato
di Cesano Maderno.
Chiara Busnelli
LA PIAZZA DI CESANO MADERNO
La piazza di Cesano Maderno è molta bella e molto significativa per me.
Infatti, nella chiesa di Santo Stefano, ho fatto il Battesimo e celebrato la mia
Comunione e la mia Cresima.
E’un luogo molto spazioso decorato con tanti bei fiori, ci sono delle panchine su cui ci
si può trovare per dialogare e soprattutto una stupenda roccia gigante, su cui da
piccolo facevo le arrampicate.
In questa piazza si effettuano numerose manifestazioni. Per entrare in chiesa bisogna
salire una gradinata.
Sicuramente penso che in futuro sarà un punto di ritrovo con i miei amici.
Alessandro Venturini
LA MIA SCUOLA
Descrivo la mia scuola elementare “Don Antonio Borghi”.
E' un edificio di due piani circondato da un immenso giardino e, di fianco, si trova un
altro edificio per i disabili.
L'ingresso è preceduto da un lungo tunnel con il tetto a cupola trasparente.
All'entrata sulla sinistra c'è la bidelleria e di fronte c'è una lunga vetrata dalla quale
si vede la palestra che è grande e si accede attraverso delle scale poste ai lati.
Seguendo un corridoio a destra si arriva alla mensa che è dotata di uscite per il
giardino.
Invece, sul lato sinistro, si trova una fila di classi e l'aula di informatica.
Il piano superiore è occupato dal resto delle classi, l'aula di sostegno, l'aula video e la
biblioteca.
Alessia Minacapelli
La stazione e il passaggio a livello
Affacciata al passaggio livello, sembra di vedetta, posta proprio lì a controllare che
non accada niente.
Era molto vecchia e malandata ma più avanti è stata ristrutturata. Si possono udire i
rumori stridenti di quando il treno si ferma per un semaforo rosso; e si può sentire
quel rumore strano che fa “svium sviuuum paf paf ciac ciac” che si sente quando il
treno riparte perché è scattato l’arancione.
Quando il treno attraversa i binari si può percepire una breve brezza di vento che fa
scompigliare i capelli.
Noemi Bressi
L’oratorio di Cesano Maderno
Questo oratorio è costituito da un campo da calcio, due campi da basket, uno al chiuso,
uno all’aperto, un bar, uno spazio giochi all’aperto per i bambini piccoli e delle aule per
il catechismo.
Il campo da calcio è sterrato con delle piccole panchine, le tribune e altre due
panchine per le riserve.
Il campo da basket all’aperto è molto semplice: ha solo due canestri.
Quello al chiuso è ben atrezzato con delle belle tribune, i segnapunti, delle porte in
caso si giochi a pallamano e una rete per pallavolo.
Qui si svolgono le partite di campionato e, quando ci sono, si sentono le grida dagli
spalti.
In questo posto c’è sempre un caldo e un’afa incredibile.
Il bar è sempre fresco con il profumo delle bevande, dei dolci e del salato.
La qualità è molto alta: dal gusto fresco e dolce del gelato fino al sapore speziato e,
alcune volte, perfino piccante delle patatine.
Ci sono un po’ di tavoli e sedie con anche una televisione e il banco con, solo d’estate,
un posto per i gelati confezionati.
Alessandro Girola
IL PARCO BORROMEO
Da casa mia per raggiungere questo bellissimo parco ci vogliono cinque/dieci minuti a
piedi. Si arriva percorrendo una strada dritta con diversi negozi e case.
Il nome del parco è “Parco Borromeo” e si trova nella posizione centrale del mio paese
e rappresenta uno dei più importanti luoghi storici e monumentali della Brianza. Il
parco Borromeo è molto grande e alberato. Al centro ha una bellissima fontana e sul
fondo dei gradoni. Il parco è molto popolato sia d’estate che d’inverno; c’è gente che
pratica sport e gente che fa brevi passeggiate. La cosa più bella di questo parco è che
è anticipato da un bellissimo edificio che rappresenta la parte storica di Cesano
Maderno, il “Palazzo Borromeo”, dove sia la facciata che le stanze interne sono
bellissime. Io, quando ero piccola, andavo spesso con mia mamma in questo
meraviglioso parco, dove con le manine toccavo sempre l’acqua nella fontana e facevo
lunghe passeggiate.
PARCO COLLODI
Nel Parco Collodi si può udire il fruscio delle foglie causato dal vento; si può sentire
l’odore fresco della natura, si sente anche un forte vociare di bambini, che litigano e si
acciuffano per salire sullo scivolo.
Adoro questo parco perché mi ricorda i vecchi tempi.
GIULIA TAGLIABUE
Elisa Braga
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