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Musica e adolescenti

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Alice Figini  3H
MUSICA E ADOLESCENTI
Avete mai pensato ad un mondo senza musica? Niente concerti, niente cantanti, niente colonne sonore nei film, niente canzoncine negli spot pubblicitari, la noia più assoluta; provate solo a pensare come quanto può risultare meno tragica la scena in cui affonda il Titanic senza quella drammatica canzone. 
In fondo, ditemi chi da piccolo non ha mai sognato di far parte di questo mondo o chi resiste a cantare anche solo una battuta della propria canzone preferita o ancora chi non sarebbe felice nel ricevere i biglietti per il concerto del proprio cantante preferito?
Da sempre abbiamo avuto bisogno della musica in qualsiasi situazione, partendo dai momenti tristi nel letto con un barattolo di gelato in mano, a momenti spensierati e finendo con i concerti personali che facciamo sotto la doccia. 
La musica è uno strumento indispensabile per l’uomo e ormai si trovano migliaia di generi che possono soddisfare tutti i gusti personali di un individuo a partire dalla musica classica, passando per il rock, il rap, il pop, l’indie, lheavy metal, il punk… chiunque può rispecchiarsi in uno o più generi diversi.
Noi ragazzi abbiamo un rapporto molto stretto con la musica, sentendoci le persone più fraintese della terra, ci sembra incredibile riuscire a riscontrarci nelle strofe di canzoni di altre persone; personalmente passerei metà della mia vita con le cuffiette nelle orecchie, per gli adolescenti è come un’altra parte del corpo, grazie alle cuffiette riesci a staccare dalla normale routine, prenderti una pausa e isolarti dal mondo per un po’. La musica capisce, rilassa, ricorda momenti, diverte, unisce, fa emozionare, insomma, fa tutto quello che una sola persona non è in grado di fare; ti conosce più di tutti, forse anche più del tuo migliore amico.
Essa può farci ricordare anche persone, anche se non abbiamo il coraggio di ammetterlo, quando sentiamo le prime note di quella canzone ci viene sempre in mente la stessa persona ogni volta che la riascoltiamo.
Purtroppo ai giorni nostri, i gusti musicali vengono utilizzati anche come strumento di discriminazione e di pretesto per far risultare qualcuno diverso rispetto alla massa. Questo è un fenomeno presente specialmente negli adolescenti che viene spesso messo in atto da chi si ritiene di essere “popolare” e pensa di poter imporre a tutti quel preciso genere, il quale pensa che sia il migliore sul mercato musicale. Il genere in questione è la trap e in molta minor parte il rap, la prima viene apprezzata dagli adolescenti solo grazie alla figura del “trapper” che di solito fa e dice nei suoi testi ciò che dovrebbe far qualcuno per essere popolare come fregarsene di tutto e di tutti e di comportarsi senza rispetto.
Essedo gli adolescenti persone molto influenzabili subito adottano i comportamenti stabili “dall’idolo” di turno, imponendo alle persone intorno questo genere musicale, così creando un circolo vizioso in cui chi non è uguale alla massa viene ritenuto sfigato, osceno ed emarginato.
Non sto criticando affatto il genere della trap poiché io stessa apprezzo alcune canzoni di questo genere, ma sto criticando alcuni che si approfittano di questo genere per avere seguito solo grazie a basi di canzoni monotone, sound banali che piacciono alla gente e testi privi di significato ed emozioni che è ciò che dovrebbe fare una canzone, emozionare. Sto criticando anche i ragazzi che seguono questi “fenomeni” solo perché imposto dalla moda, gli stessi ragazzi che impongono questo stile e anche quelli che hanno paura di dire la propria riguardo a questo genere di comportamento.
Poco tempo fa, per esempio, io e un gruppo di persone stavamo parlando, a un certo punto, una ragazza si mette a parlare riguardo a una sua amica che aveva messo in giro una voce falsa riguardo a lei. Questa voce affermava che lei ascoltasse canzoni di Vasco Rossi e lei sembrava totalmente offesa e subito andò sulla difensiva, come se quello potesse essere il peggior insulto che potesse mai ricevere e come se dovesse giustificarsi di questo. Io al momento non ho detto niente ma quell’episodio mi ha fatto molto riflettere su come un ragazzo deve aver paura di essere giudicato per dei gusti personali che non sono uguali a tutti, se uno vuole ascoltare canzoni di Vasco Rossi, ha tutto il diritto di farlo senza doversi giustificare.
Spero vivamente che nel futuro sempre più persone abbiano il coraggio di ascoltare senza vergogna le canzoni che veramente lo rappresentino e non canzoni imposte dalla moda. “La musica può rendere gli uomini liberi” canta Bob Marley e gli dò ragione, ma noi non abbiamo il coraggio di sentirci liberi.
 

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