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Uscita didattica all'oasi L.I.P.U. della classe 2A

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USCITA DIDATTICA ALL’OASI LIPU: CLASSE 2A
Una delle parti della gita che mi ha colpito particolarmente è stata quando verso metà mattina ci siamo fermati sulla ciclabile e Francesca, la nostra guida, ci ha fatto vedere una parte di bosco. Sono rimasto sbalordito che il sottobosco fosse assente, sembrava una scena tratta da un film horror.
Poi la guida ci ha spiegato che era colpa dei ciliegi americani, piante esportate dall’uomo che, contenendo cianuro, (un potente veleno) rendono difficile la crescita di altre piante. 
E allora verrà spontaneo chiedervi perché sono state importate, la risposta è semplice: 
i ciliegi americani in America vengono usati per fare mobili, date le loro grandi dimensioni, ma qui in Europa, a causa delle differenti condizioni climatiche, crescono piccoli e storti e privi di ogni possibile impiego. 
Ora vi starete dicendo: “Non li possono abbattere?” 
Sì, avete ragione, ma codesta pianta si riproduce molto in fretta e di conseguenza è difficile evitarne la diffusione e, inoltre, è estremamente difficile da uccidere. 
Se si taglia il tronco le radici ributteranno un’altra pianta, quindi per ucciderla bisogna scortecciare la base del tronco in modo da evitare il trasporto di ninfa tramite i capillari, facendola così morire lentamente. 
Questa gita nel complesso non mi è sembrata divertente perché questa esperienza non era nuova per me 
                                                                                                                                                           Alberto V.
Per me questa uscita è stata molto divertente ed interessante.
Ho imparato molte informazioni sulla natura ed è stato un momento per stare in compagnia degli amici e delle prof in mezzo al verde.
                                                                                                                                                              Davide
Quando ci siamo inoltrati nella natura abbiamo notato molti tipi di flora e fauna:
-stando in silenzio ho udito l’ululato del lupo e il cinguettio di molti uccelli tra cui il pettirosso, il suo suono era stridulo e molto intenso, penso che stesse comunicando con un altro volatile.
-inoltrandoci nel sentiero abbiamo notato una casetta artificiale fissata al tronco di un albero; serve per ospitare vari rapaci
- proseguendo la via, siamo giunti ad una “casetta” artificiale in legno, aveva dei fori dai quali si ammirava un gigantesco lago artificiale. Al suo interno alloggiavano animali acquatici o dei predatori terrestri tra i quali il falco pescatore
 - infine, mentre stavamo raffigurando su un cartellone le catene alimentari, Francesca ci ha fatto osservare un sacchettino che conteneva i resti delle ossa e piume di un uccellino rigurgitato da un predatore.                                                                                                                               Martina M. e Vittoria
Anche se a volte non ce ne accorgiamo possiamo osservare delle bellezze incontaminate della natura anche nel piccolo di Cesano Maderno.
Un esempio è proprio l’Oasi Lipu, un luogo che tutti i ragazzi di questo Comune conoscono, perché oggetto di numerose gite fin dalle elementari, ma forse considerato un po’ noioso da tutti.
Probabilmente perché non l’avete osservato con attenzione!
Nella gita che abbiamo fatto all’inizio del mese, ci siamo totalmente ricreduti su questo luogo che è ricco di biodiversità di tutti i generi: da piante a animali, provenienti anche da altri paesi del mondo.
Abbiamo visitato diverse zone del bosco, alternando le camminate a laboratori sulle catene alimentari e abbiamo osservato diversi paesaggi e specie.
Una zona che mi è piaciuta molto è l’area umida dell’oasi, caratterizzata da uno stagno artificiale che ricrea l’habitat ideale per molte specie d’uccelli di palude.
Nello stesso giorno siamo riusciti ad intravedere tra i canneti l’Airone bianco, l’Airone cenerino e la Gallinella d’acqua, nonché gli splendidi Germani Reali, cosa che abbiamo apprezzato davvero, dato che è molto difficile riuscire a vederli tutti insieme!
Un altro aspetto molto interessante è stato il nido dell’Allocco.
Anche se naturalmente non è stato possibile vedere il rapace, abbiamo trovato testimonianze della sua presenta osservando piume di alcuni uccelli sue vittime e borre, cioè rigurgiti di ossa e pelliccia delle sue prede.
Dopo tutte le attività siamo tornati a scuola, sicuramente portando un ricordo diverso dalle aspettative.
L’unica pecca del luogo era il fango, quindi è meglio scegliere di fare una passeggiata tra i freschi sentieri del bosco in una giornata soleggiata e, credeteci, non ve ne pentirete!
                                                                                                                                                         Maya e Valentina
 Siamo partiti in direzione del bosco e, “viaggiando”, la guida ci ha detto di stare in silenzio per ascoltare gli uccelli che facevano i loro cinguettii; ci hanno divisi in quattro gruppi e ad ogni gruppo ha dato una busta differente, in cui c’erano delle figure con immagini di animali perché dovevamo costruire una catena alimentare: dai vegetali fino al consumatore finale, compresi i decompositori.
                                                                                                                                                                           Fabio
 Quando siamo arrivati una ragazza di nome Valeria ci ha accompagnati in una sala nella quale abbiamo fatto un gioco. Lei ha scritto su una lavagnetta la parola BIODIVERSITA’,  noi dovevamo dire delle parole che avevano delle connessioni con quella parola; abbiamo dovuto cerchiare tutte le parole che avevano un legame scientifico tra di loro.
                                                                                                                                                     Alessandro e Leonardo
Quando sono andata in gita all’Oasi LIPU insieme alla mia classe, mi sono divertita un mondo.
La cosa che mi è piaciuta di più è quando siamo andati all’area umida, dove abbiamo potuto osservare varie specie di uccelli, come:
•    La folaga 
•    L’airone bianco maggiore 
•    La gallinella d’acqua 
•    L’airone cenerino
•    Il germano reale
Purtroppo non siamo riusciti a vedere il martin pescatore….
Sempre all’interno del bosco, abbiamo udito il verso di uccelli come il pettirosso, osservato alcuni buchi creati da un picchio, visto un nido artificiale di un allocco e pure i resti dei suoi rigurgiti.
                                                                                                                                                                                    Sara 
Arrivati lì ci siamo seduti in una auletta e ci siamo presentati alla nostra guida. Poi abbiamo fatto una specie di gioco in cui Francesca, la guida, ha scritto su una lavagna la parola “Biodiversità” e noi dovevamo scrivere delle parole che si collegassero a quest’ ultima e per ultima cosa dovevamo collegare con degli insiemi le parole scritte. È stato molto divertente e abbiamo aumentato il nostro spirito di squadra. Dopo abbiamo fatto una breve merenda e ci siamo incamminati verso la zona umida, che sarebbe lo stagno artificiale creato dall’ associazione per far riposare gli uccelli di passaggio. Durante il tragitto ci siamo fermati vicino ad una panchina, Francesca ci ha divisi in gruppi e ci ha dato delle figure con sopra degli animali e dei vegetali, con cui dovevamo formare delle catene alimentari.
                                                                                                                                                                           Simone
Mentre continuavamo a camminare abbiamo sentito degli uccellini cinguettare. Successivamente, siamo arrivati in un centro di osservazione, dal quale si vedevano gli animali presenti in un bacino lacustre artificiale. Poi, percorremmo nuovamente la strada, ci siamo fermati e abbiamo iniziato un nuovo laboratorio: ognuno di noi era un elemento della catena alimentare, come il sole, la pianta 1, l’erbivoro 1, l’uccello 1 …….  ed infine la poiana. Da più catene alimentari abbiamo creato una rete alimentare legata da un filo. Così, abbiamo capito quanto siano complesse la catena e la rete alimentare. Di seguito, ci siamo inoltrati nel bosco. Infine, siamo ritornati al punto di partenza, dove abbiamo svolto l’ultimo laboratorio della mattina: abbiamo ricreato le catene e reti alimentari, formate nella prima attività nel bosco e le abbiamo trascritte su un foglio. Quindi la nostra giornata all’Oasi Lipu è giunta al termine e, a piedi, siamo ritornati a scuola. Per me è stata un’esperienza molto bella e istruttiva in cui mi sono divertita e ho migliorato le mie conoscenze.
                                                                                                                                                                                   Sofia
Quando sono arrivata alla Lipu, assieme alla mia classe, abbiamo creato un cartellone sulla biodiversità. In seguito ci siamo addentrati nel bosco e abbiamo percorso la pista ciclabile; mi sono sempre chiesta com’è il bosco o che rumori faccia. Siamo andati nella zona umida e abbiamo avvistato germani reali e molto altro. Tornando indietro ci siamo fermati a fare un gioco sulla rete alimentari. Continuando il nostro percorso per arrivare alla “base”, ci siamo addentrati nel bosco degli gnomi, non abbiamo visto molti uccelli, che probabilmente erano spaventati, anche perché eravamo abbastanza rumorosi.          
  Ingrid
  Ciascuno di noi aveva una tessera: su alcune erano rappresentati vegetali, su altre erbivori e su altre ancora carnivori, un compagno aveva la tessera rappresentante il sole ed un altro quella che raffigurava la poiana; il gioco.                                                                                  Ilaria, Gloria, Greta, Ambra                                                                                                                   
 

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